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Alcune delle 105 preghierine, raccolte dalla sua mamma, scritte o dettate da Nennolina. (Antonietta Meo) 

«Mio caro Gesù, oggi ho imparato a fare la "O", così presto ti scriverò da me»

«Caro Gesù, domani vieni a scuola con me».«Gesù, vieni a giocare con me!»

«Caro Gesù, domani, quando sarai nel mio cuore, fai conto che la mia anima fosse una mela. E, come nella mela ci stanno i semi,  dentro all'anima mia fai che ci sia un armadietto. E, come sotto la buccia nera dei semi, ci sta dentro il seme bianco, così fa' che dentro l'armadietto ci sia la tua grazia, che sarebbe come il seme bianco». A questo punto la mamma l'interrompe: «"Ma, Antonietta, cosa dici! Cosa significa questo dentro, che sta dentro? Cosa vuoi dire?".

Infine Antonietta mi spiegò: "Senti, mamma: fai conto che l'anima mia sia una mela. Dentro alla mela ci sono quei cosini neri che sono i semi. Poi dentro alla buccia dei semi c'è quella cosa bianca? Ebbene fai come che quella sia la grazia"». «Trovai» continua la madre «che il paragone, che io non conoscevo, era profondo, ma non volli darmi per vinta e perciò ripresi: "Ma queste cose chi te le ha dette? La maestra a scuola ha preso la mela per farvi capire...". "No, mamma" rispose candidamente "non me l'ha detto la maestra, l'ho pensato io". Poi completò il suo pensiero: "Gesù, fa' che questa grazia la lascerai sempre, sempre con me"».

"Oggi ho fatto un po' di capricci, ma tu, Gesù buono, prendi in braccio la tua bambina...»; «ma tu aiutami, che senza il tuo aiuto non posso fare niente»; «tu aiutami con la tua grazia, aiutami tu, che senza la tua grazia nulla posso fare»; «ti prego, Gesù buono, conservami sempre la grazia dell'anima».

«Ti prego per quell'uomo che ha fatto tanto male»; «ti prego per quel peccatore che tu sai, che è tanto vecchio e che sta all'ospedale di San Giovanni»

«Mi sedetti accanto al suo letto e scrissi quello che Antonietta a fatica mi dettava: "Caro Gesù crocifisso, io ti voglio tanto bene e ti amo tanto! Io voglio stare con tè sul Calvario. Caro Gesù, di' a Dio Padre che amo tanto anche lui. Caro Gesù, dammi tu la forza necessaria per sopportare questi dolori che ti offro per i peccatori"». «A questo punto» dice la mamma «Antonietta fu presa da un violento attacco di tosse e di vomito, ma appena cessato volle ugualmente continuare a dettare: "Caro Gesù, di' allo Spirito Santo che m'illumini d'amore e mi riempia dei suoi sette doni. Caro Gesù, di' alla Madonnina che l'amo tanto e voglio starle vicina. Caro Gesù, ti voglio ripetere che ti amo tanto tanto. Mio buon Gesù, ti raccomando il mio padre spirituale e fagli le grazie necessarie. Caro Gesù, ti raccomando i miei genitori e Margherita. La tua bambina ti manda tanti baci..."

"Caro Gesù, io non posso venire a riceverti sacramentalmente tutti i giorni, ma tu vieni almeno spiritualmente. […] Caro Gesù, io voglio stare sempre sul Calvario, sotto la tua Croce, e anche voglio essere la tua lampada che arde giorno e notte davanti al SS. Sacramento dell’altare. […] Caro Spirito Santo, tu sei l’amore che unisce il Padre al Figlio, santifica il mio corpo e la mia anima e fammi venire presto presto in Paradiso. […] Cara SS. Trinità, benedici la Chiesa, il Papa, il Clero, la mia famiglia e tutto il mondo. Saluti e baci dalla tua Antonietta di Gesù” (4 febbraio 1937)"

Caro Dio Padre! Mi ha detto mamma che domani si riunisce della gente e si vogliono chiamare “senza Dio”. Che brutto nome! Dio c’è anche per quelli che non lo vogliono. Ma tu falli convertire e mandagli la tua Grazia. […] Caro Gesù! Io domani farò la Comunione in riparazione dei peccati di quegli uomini che si vogliono chiamare “senza Dio”. […] Caro Spirito Santo! Benedicimi e illumina il mio corpo e la mia anima e fa che diventi sempre più buona. […] Carissima SS. Trinità, io vi saluto e vi adoro e vi manda tanti baci la vostra Antonietta di Gesù”.

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“NENNOLINA”  (ANTONIETTA MEO)

Caro Gesù Risorto, io ti amo molto».

«Caro Gesù tanti saluti carezze e baci dalla Tua cara Antonietta».

Aveva sei anni quando scriveva le sue letterine piene di affetto e di tenerezza a Gesù, a Maria, alla Santissima Trinità.

Nata a Roma il 15 dicembre 1930, Nennolina è morta il 3 luglio 1937. Sulla scia dei due pastorelli di Fatima, probabilmente anche lei è destinata a diventare una santa bambina. Pur così piccola, infatti, ha vissuto un rapporto speciale con Gesù, offrendo a lui le terribili sofferenze di una grave malattia che l’ha portata velocemente alla morte. Attraverso i santi bambini Gesù manifesta al mondo l’amore speciale che ha per i più piccoli.