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Dopo il messaggio dedicato alle emozioni, la mia coscienza è stata turbata da una virtuale rivolta dei sentimenti, che hanno fatto capire chiaramente di esigere la stessa riconoscenza, se non maggiore, delle amiche emozioni… Non posso dunque sottrarmi per una giusta attenzione ai sentimenti, che costituiscono l’altra faccia della medaglia 'emozioni'.

I sentimenti sono condizioni cognitive e affettive che durano di più rispetto alle emozioni, dato che possono rimanere attivi per un periodo più lungo e pur avendo una minore incisività iniziale, arrivano però più in profondità e si stabiliscono nell’interiorità del cuore. Il termine ‘sentimento’ deriva dal latino “sentire”, che significa percepire con i sensi. Il sentimento costituisce un ponte su cui far passare pensieri, azioni, decisioni, progetti che hanno un determinato fine. I sentimenti solitamente non hanno una durata passeggera, come le emozioni, ma possono durare anche tutta la vita, fino a quando la loro scelta permane nel cuore della persona che li ospita. L'espressione ‘niente è per sempre’, oggi molto abusata, riguarda una vita caratterizzata soprattutto dalle emozioni condizionando il passaggio ai sentimenti.

Il sentimento orienta il cammino per raggiungere un traguardo che ci sta a cuore. La scelta su cui si basa un sentimento riguarda l'identità che vogliamo assumere nei confronti della vita, del prossimo, delle relazioni e anche della fede. Il sentimento è la decisione del ‘chi voglio essere’.
Dobbiamo però distinguere i sentimenti dal sentimentalismo. Il sentimento, dunque, non è qualcosa di superficiale, ma aiuta ad aprirsi all’infinito, entra nella profondità dell’umano-relazionale e religioso-spirituale.
Alcuni esempi di sentimenti sono l'amore, l'odio, il rispetto, la fedeltà, la fiducia… Può succedere anche che il sentimento possa essere attraversato dalle emozioni; ad esempio, una persona che ama può provare paura, meraviglia, rabbia, tristezza, felicità, vergogna…, ma non smetterà comunque di amare. I sentimenti sono un dono di Dio e sono i garanti della nostra libertà, non potranno mai essere rubati da nessuno. Soltanto noi siamo i padroni dei nostri sentimenti.

Non sbaglio ad affermare che il sentimento per eccellenza è l’amore. Non a caso il comandamento che Gesù raccomanda come primo e più grande è proprio quello dell’amore; lo afferma chiaramente rispondendo alla domanda che gli pone lo scriba ‘qual il comandamento più importante?’: “ama il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, la tua mente e le tue forze e il prossimo tuo come te stesso” (Matteo 22,37), dunque, l’amore verso Dio, verso il prossimo e verso se stessi.

Un’ultima battuta: non vorrei lasciare troppo generico il riferimento all’amore, parola oggi troppo abusata e spezzettata in molti significati. Troviamo in un elenco scritto da San Paolo, la possibile declinazione della ricchezza dei sentimenti originati dall’amore: gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé (Galati 5,22). Possiamo chiederci quale tra questi sentimenti è il nostro punto forza da confermare e quale è il punto debole su cui lavorare.

Buon ferragosto e
Festa dell'Assunta
Don Riccardo