la notte

In questo prezioso tempo di Avvento mi è entrata nel cuore una parola biblica, luogo di vita, che esprime il senso di un'attesa feconda: la notte. Nella liturgia è un ritornello continuo *: “ fate attenzione, vegliate, non addormentatevi … perché non sapete quando il padrone tornerà, se alle sera, a mezzanotte o all’alba . E se giungendo nel mezzo della notte … vi troverà svegli… beati voi”.* Dio sembra agire sempre all'inverso di come pensiamo o desideriamo. Non agisce di giorno, agisce di notte, come a nascondersi, facendo del buio la condizione per esprimere i suoi atti creativi o innovativi.

Il primo atto della creazione è immerso nella notte finché non farà sorgere la luce.  

Il secondo gesto creativo, la nuova creazione del Natale, avviene di notte ed è in questa notte in cui i pastori ne ricevono l'annuncio gioioso e i magi guidati dalla stella giungono alla casa del bimbo. 

La notte è il tempo di Dio. Dio viene di notte, per questo è necessario vegliare. Non è solo la notte cronologica o quella in cui non prendiamo sonno, ma il momento in cui le ragioni del cuore sorpassano quelle della mente. Ognuno di noi vive la sua notte. C'è la notte della solitudine, c’è quella della superficialità, quella del peccato, della mancanza di risposte, della paura, della malattia, della preghiera, dell’aridità, del pianto, della sofferenza, dei desideri, degli affetti, del vuoto. C'è anche la notte della pandemia. Dio abita tutte queste notti. Sta a noi decidere come viverle, se abbandonarci al torpore che reprime ogni cosa o se metterci sulla strada della ricerca e dell’attesa per l'incontro con Lui. Nella notte ci è dato di trovare o perdere Dio.

L' Avvento torna ogni anno per chiederci chi e che cosa attendiamo nelle nostre notti. Ecco perché sono le notti più lunghe dell'anno, per darci il tempo di illuminarle. Le parole di un cantautore famoso cantano così: _“Non c'è amore attorno a noi, Gioia nel mondo e a te dovunque sei che accendi lo spirito nel buio; vorrei vedere tutto il mondo in festa che accende spirito nel buio”._ Certamente anche per noi e per il nostro mondo in questo tempo non mancherà la sorpresa della luminosa inventiva dello Spirito di Dio.

Una preghiera benedicente. Ci sentiamo a Natale
Don Riccardo