meraviglia

Carissimi, sento il dovere di ricordare che questi giorni natalizi siano occasione per lasciarci coinvolgere dalla *meraviglia* . Possiamo sederci accanto al presepe: un bambino, una madre e un padre che riflettono tutta l’umanità; un’esperienza umana, remota e intensa, che spalanca la porta alla profondità dell'amore di Dio. Il Natale nasconde un incanto: un bambino nella culla che ci risveglia alla possibilità di una nuova vita, che dipana il groviglio dei fili della vita, che ridona luce ai colori della fede.               
C’è un particolare che mi ha colpito nella storia del presepe della tradizione italiana, vale a dire la statuetta di un personaggio che è lo *stupìto* , uno che prova stupore e meraviglia. Si tratta di un pastorello che tiene la mano a visiera sugli occhi: viene generalmente posizionato su una collinetta di muschio e guarda incantato, a debita distanza, la scena stupefacente della natività. A Natale incontriamo un Dio che chiede di saperci stupire, come, a dire il vero, tutti i personaggi coinvolti nel presepio! Il messaggio che l'angelo rivolge ai pastori sommersi dalla luce che piove dal cielo, intimoriti da quello spettacolo grandioso…, è rassicurante: “non temete: ecco vi annuncio una grande gioia”. Chiediamo la grazia dello stupore, davanti a questo mistero, a questa realtà così bella, così diversa, così ricca di tenerezza. E non lasciamoci sfuggire i momenti in cui la vita concreta, di tutti giorni ci regala segni di meraviglia e di stupore! Sono momenti vivificanti, rasserenanti, arricchenti…

Un augurio e una benedizione. Se siete a Mantova, vi aspettiamo ad una delle Messe di Natale.
Don Riccardo e don Massimiliano