11 giugno: festa di San Barnaba, santo patrono della nostra chiesa.
Causa Covid non si sono potute celebrare, nella settimana precedente, le sante messe feriali nei cortili/giardini adiacenti alla chiesa; non si sono potuti proporre incontri culturali o socializzanti, non è stata fatta la cena comunitaria nel giorno della festa, come è tradizione da molti anni.
Don Riccardo però ha fatto una ricerca di immagini sul nostro santo e, prima della Santa Messa , le ha illustrate e commentate ai presenti.
OMELIA
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Giuseppe soprannominato Barnaba (figlio dell’esortazione o della consolazione o del profeta - dall’aramaico bar/figlio - nabha/profeta…, è originario di Cipro, si fa cristiano, vende un campo di sua proprietà e il ricavato lo consegna per intero agli apostoli. Il suo è un gesto radicale, ma lui non è affatto una persona rigida, anzi. Ha capito che il vero bene non sta nel possesso p nella ricchezza materiale. Gratuità.
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Barnaba è passato alla storia soprattutto per essere un grande incoraggiatore. Luca nel suo resoconto dice che Barnaba era soprannominato Figlio dell'esortazione. Barnaba ha saputo sostenere le neonate comunità cristiane pagane, guardate con parecchia diffidenza da Gerusalemme. Di quanti "Barnaba" avremmo davvero bisogno, oggi nella Chiesa, soprattutto in questa fase in cui sente l’esigenza di un rinnovamento. A Gerusalemme la comunità è turbata dalla notizia che ad Antiochia fra i fratelli si sono aggiunti dei pagani: viene inviato Barnaba che, vista la situazione, non tergiversa e li incoraggia risolutamente a perseverare nella fede. Barnaba incoraggia chi incontra, vede il positivo, trova delle soluzioni. Unisce anziché dividere, il suo nome e la sua memoria sono rimasti a incoraggiare quanti si mettono alla sequela del maestro Gesù. Di quanti "Barnaba" avrebbe bisogno la chiesa di oggi! Nella Chiesa, anzitutto, dove è frequente incontrare persone severe, censori implacabili, che, in nome dell'ortodossia e della presunta tradizione, rilasciano patentini di cattolicità. Ma anche nel mondo lo scoramento sembra prevalere e si fa a gara per distruggere il positivo che si riesce a costruire. Dovremmo diventare anche noi oggi un po’ "figli dell'esortazione": a incoraggiare, ad aiutare gli altri a vedere le cose positive, i progressi che fanno, le cose buone che possiedono... Abbiamo urgente bisogno, nelle nostre comunità, di persone che, come Barnaba, si mettono a costruire invece che a criticare. Abbiamo bisogno di figli dell'esortazione capaci di condurre all'unità e alla comunione, pur nelle diverse posizioni nella fede. Anche noi oggi, siamo invitati a costruire.
Esortazione, sostegno, comprensione (discernimento sulle scelte)
Don Riccardo