tratto da una riflessione di don Egidio Faglioni (ritiro Spirituale- Suzzara 22/2/2019-Pastorale degli anziani
In questo "di" ripetuto cinque volte è racchiuso il motivo ultimo della risurrezione, il segreto dell'eternità. Una sillaba breve come un respiro, ma che contiene la forza di un legame indissolubile. Così totale è il legame, che il Signore prende il nome di quanti ama e li fa diventare parte del suo stesso nome. Il Dio più forte della morte è così umile da ritenere i suoi amici parte integrante di sé.
In un crescendo vertiginoso che arriva fino a un cortocircuito del pensiero, il Vangelo rivela che Dio ha indissolubilmente legato la sua eternità alla nostra. E' la vita eterna dei figli che ha fatto di Dio il Padre per sempre.
Ma questa vita eterna sembra interessare poco l'uomo d'oggi, forse perché immaginata come durata e non come intensità, come una pallida ripetizione infinita, invece che come scoperta.
Tutti conosciamo il miracolo della prima volta: la prima volta che hai amato, che tuo figlio ti ha chiamato mamma, la prima volta che...
E la vita danzava.
Poi ci si abitua.
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