di  Sergio D.M.
...nostalgia, 
fra le pieghe di una tela rugosa e pesante di preoccupazione, 
fra i tratti oscuri di un quotidiano tinto di incombenti ansie 
fra insinuanti presagi di sopraffazione 
fra i pensieri ossessivi di una minaccia microscopica che ci attornia e quasi ci assedia 
talvolta, in questo periodo, fa capolino, faticosamente, nostalgia 
nostalgia di un tempo sereno
di una spensieratezza, forse mai vissuta realmente, ma ora immaginata come bene perduto...
nostalgia di un tempo dove il toccarsi non era un pericolo, anche se forse praticavamo poco rinunciando al suo calore, 
nostalgia semplicemente di sentirsi, immersi fisicamente in un gruppo, parte di esso 
nostalgia di un pensiero che potesse liberamente muoversi lungo il binario del tempo,
immaginando progetti che ora, non possiamo, non volgiamo o forse più semplicemente lasciamo come sospesi,
come appesi su un filo al sole, 
in un'attesa che non ha scadenza 
 
sentiamo nostalgia, 
nostalgia benedetta, si, 
perché quella nostalgia ci risveglia, ci scuote da un torpore onnipotente 
ci ricorda la bellezza di cose che davamo per scontate 
ci ricorda il valore del poterci parlare vicini, del poterci stare fisicamente accanto
ci ricorda la bellezza di non doverci preoccupare del sentire toccando, del respirare, ora
pensando di ingoiare temibili goccioline
nostalgia di un tempo libero da questo stordimento sospeso collettivo, 
in attesa di un evento risanatore dal virus e dalla nostra preoccupazione 
 

nostalgia di toccare, respirare ...immaginare 

nostalgia benedetta, che non posso non sentire come dono, provvidenziale,
posso lasciare che mi parli e con essa riportare ordine nei miei pensieri 
rimettere al loro posto le cose 
in primo piano ciò che conta e da sapore e senso, le persone e le relazioni buone, la Fede 
in secondo piano gli strumenti del vivere che sono necessari ma che non mi devono
sopraffare
e, sullo sfondo, le cose vane e gli orpelli, lasciando che sfuochino in un ...inesorabile
"campo lungo " 
forse perdendoli 
senza nostalgia...
 
e ora, fra la trama rugosa di questa storia, 
vivo lasciando che nostalgia trasformi così il mio cuore, 
provvidenzialmente
                             Sergio D.M.