Pace, forza e salute a tutta la nostra comunità cristiana. Per noi preti, questa riflessione è un po' come celebrare la Messa, vivere un momento di ascolto della Parola e di Comunione spirituale con tutta la comunità, anche se non riusciamo a vedere, incontrare oppure semplicemente raggiungere tutti. Vi chiediamo comunque di inoltrare questo messaggio a chi pensate possa interessare.
Già lo ricevono gli operatori parrocchiali e le famiglie dei ragazzi dalla 1 elem alle superiori coinvolti nelle nostre attività (ci scusiamo con chi lo riceve più volte). Ciò che impressiona tutti noi oggi, oltre la difficoltà a debellare il contagio del virus, è il numero alto di morti che provoca.
LA MORTE è il pensiero forte e drammatico che rimbalza nel nostro cuore in questa domenica. Fino a quando c'è speranza di guarire infatti, sappiamo guardare avanti e pensiamo 'finirà, guarirò', ma di fronte alla morte ci fermiamo impotenti. Nelle informazioni dagli ospedali sentiamo spesso parlare di RIANIMAZIONE per ridare ossigeno ai polmoni.
Anche il Vangelo di questa domenica racconta UNA VERA E PROPRIA RIANIMAZIONE, operata da Gesù nei confronti dell'amico Lazzaro, morto e sepolto già da quattro giorni. Non si tratta di una risurrezione, cioè di un passaggio dalla vita umana a quella celeste, ma di un vero e proprio ritorno alla vita terrena. Lazzaro, morto, è rianimato dal sepolcro alla normale vita quotidiana. Il testo del vangelo fa capire che tutti noi siamo Lazzaro, bisognosi di rianimazione. Di quale rianimazione si tratta? E’ la RIANIMAZIONE SPIRITUALE/
Come concretamente Gesù ha rianimato Lazzaro? Con un GESTO DI AMORE. Quando Gesù viene a conoscenza che Lazzaro è morente, non si mette subito in cammino verso la Giudea dove Lazzaro abita, perché per Lui è pericoloso in quanto è ricercato per condanna a morte. Gesù decidendo di raggiungere Lazzaro per rianimarlo compie un gesto coraggioso di solidarietà e di amore, compromettendo la sua vita. 'Se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto' dice Maria a Gesù, che risponde 'non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?' Gesù compie un grande gesto di amore, che deciderà la sua definitiva condanna a morte. E’ un gesto di amore come quello dei numerosi medici e infermieri che hanno contratto il contagio e sono morti per guarire gli infettati.
Possiamo oggi intraprendere il nostro cammino verso la Pasqua con questa certezza: DAVVERO L'AMORE VINCE LA MORTE. Amore e morte hanno la stessa radice 'mor' da cui derivano le parole latine mors e amor. La parola 'amor' aggiunge solo una 'a' privativa alla radice 'mor'. L'amore elimina la morte, la sconfigge. Nell'Antico testamento il Cantico dei Cantici già affermava "forte come la morte è l'amore". Gesù porta una grande novità: “l'amore vince la morte". L'eterna lotta tra 'eros e thanatos' non è solo psicologica, ma è anche e soprattutto spirituale. Non a caso ieri nella preghiera Papa Francesco ha con forza invocato: "Svegliati Dio, non lasciarci in questa tempesta" chiedendo un gesto di grazia. Meditare la vicenda di Lazzaro è un modo per capire la Pasqua di Gesù. Buona e sana settimana (Santa la prossima).
Don Riccardo e don Massimiliano
AVVISI: * Consultare i siti 'DIOCESI DI MANTOVA' e 'OGNISSANTISANBARNABA' per avere indicazioni più precise per il cammino liturgico e di fede (soprattutto dei ragazzi).
* La nostra settimana Santa (purtroppo senza possibilità di partecipazione di fedeli) si svolge nel modo seguente:
Domenica delle Palme 5 aprile: S. Messa ore 11.00 San Barnaba (senza ulivo)Giovedi Santo 9 aprile Cena del Signore: ore 18.30 San Barnaba
Venerdì Santo 10 aprile: Passione del Signore ore 18.30 Sant’Orsola
Sabato Santo 11 aprile: Veglia Pasquale ore 20.30 in Ognissanti
Domenica 12 aprile Pasqua di risurrezione: Messa ore 11.00 in San Barnaba.
Stiamo verificando la possibilità trasmettere in streaming sul nostro sito la Veglia del Sabato e la Messa della domenica. E’ sempre possibile comunque seguire le celebrazioni del triduo (21.00) e della Pasqua (9.30) presiedute dal Vescovo sul canale youtube della Diocesi.
Ricordiamo infine che sono definitivamente sospese le celebrazioni dei sacramenti della riconciliazione (confessione) e del prima comunione, rimandate all'autunno.