Tutti conosciamo la straordinaria opera della creazione dell'uomo, affrescata da Michelangelo sulla volta della Cappella Sistina, dove il dito di Dio tocca il dito dell'uomo per il contatto vitale. È meno facile notare il particolare in cui Dio avvolge con il braccio sinistro il collo di una fanciulla. Sono rare le donne in queste scene. C'entra qualcosa questa immagine con la creazione? *Si, perché è la raffigurazione della Sapienza di Dio.* L’intuizione è stata suggerita a Michelangelo, profondo conoscitore delle Scritture, da alcune frasi del capitolo 8 de libro dei Proverbi, dove si parla della Sapienza: “Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, all’origine, prima di ogni sua opera” (v.22)”; “io ero con Lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno, giocavo davanti a lui ogni istante, giocavo sul globo terrestre ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo” (v30). A pensarci, è da ‘pelle d’oca’: la Sapienza è personificata in una adolescente, presentata come simbolo della felicità, dell'interesse, della gioia di vivere. Nell'ispirazione sapienziale del libro dei Proverbi, la Sapienza è posta accanto a Dio quando comincia a creare, portando con sé i simboli tipici dell'arte (l'artista in verità è Dio): intuizione, ingenuità, bellezza, spontaneità, leggerezza, immediatezza, movimento. Nelle distese immense dei cieli e negli spazi mirabili della natura, Dio sembra tutto immerso in un atto creativo libero e appassionato; tutte le sue energie sono coinvolte nel piacere intimo e totale di creare la vita.
E la sapienza che cosa fa? Gioca. Straordinario. Dio crea alla maniera di un bambino, il cui modo di agire è quello di giocare (tradotto anche con ‘danzare’, che comunque rimane gioco), con la purezza del fanciullo, ancora innocente e che perciò non vizia il gioco con il calcolo e con l'interesse o magari con la violenza come purtroppo assumono certi sport. In questo modo gli uomini condividono e si divertono sul globo terrestre. È un gioco non momentaneo, che non dura un istante, non è una parentesi…, il brano di Proverbi infatti dice che “ *la Sapienza giocava davanti a Dio in ogni istante* ”. Perciò, si tratta davvero dell'atteggiamento abituale che Dio vuole in rapporto al vivere e all’essere. Dio crea la vita con un'attività libera, gratuita, ludica, fantasiosa, inventiva, non faticosa, seriosa, severa, misurata. Dio si lascia coinvolgere dalla gioia, crea quasi con un passo di danza, proprio come la fanciulla Sapienza, che gioca mettendo la sua passione e suo entusiasmo. In questo senso il gioco diventa l'antidoto all’obbligo, alla vita sedentaria, alla stanchezza, all’abitudinarietà…, offrendo un approccio alla vita libero, gioioso, disincantato. E' proprio partendo da questo verbo (giocare/danzare) che i musulmani hanno inventato la danza dei Sufiti, una danza cosmica, in cui gli uomini, pregando, entrano in armonia con questo disegno mirabile di bellezza ( _tutto vero, ho potuto verificarlo dal vivo a Konya in Turchia_ ).
DonRiccardo
( _Per approfondire consiglio di scaricare l'immagine della creazione dell'uomo della Cappella Sistina da osservare con attenzione e/o guardare una danza sufita_ )