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L’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio scorso ha riportato l’attenzione dei media e di tutto il mondo su un clima di tensione che era presente e palpabile molto prima dello scoppio della guerra. In questi momenti più di tutti viene alla luce quanto sia difficile al giorno d’oggi riuscire a navigare tra migliaia di informazioni e opinioni diverse. Ognuno vuole dire la sua e anche grazie all’enorme risonanza che i social media concedono a chiunque, qualificati e non, risulta complicato riuscire a crearsi una propria idea della situazione, soprattutto per i giovani che si trovano a doversi interfacciare con dinamiche geopolitiche che raramente si affrontano in classe.

Per questo sono nati all’interno del Clan la voglia e il bisogno di mettersi in gioco in prima persona e trovare un modo per aiutare nel nostro piccolo. Riconoscendo in noi dunque la mancanza di quelle basi conoscitive che ci permettono di poter affrontare la situazione in modo pienamente consapevole, e avendo notato lo stesso nei nostri coetanei, abbiamo pensato di organizzare un evento informativo aperto a tutta la cittadinanza. Il nostro obiettivo era quello di portare delle informazioni che potessero aiutare ognuno a non farsi travolgere dalla tempesta mediatica, per questo abbiamo pensato di chiamare qualcuno che ci facesse ripercorrere la storia di questi due popoli e le varie ragioni che accumulandosi hanno portato allo scoppio di questo conflitto: Carlo Marco Belfanti, docente di Storia economica all’università di Brescia.Dovremmo sapere già tutti che la guerra si trascina inevitabilmente dietro un crisi umanitaria che colpisce duramente e senza pietà le popolazioni coinvolte, in questo caso il popolo ucraino. Perciò volevamo che questo incontro fungesse anche come mezzo di sensibilizzazione considerando in primo luogo che l’Italia ospita una delle più grandi comunità ucraine d’Europa, e che stanno cominciando ad arrivare nella nostra realtà cittadina alcune famiglie che fuggono proprio da questa guerra.

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Abbiamo colto quindi l’occasione per chiamare la Ministra per la famiglia e le pari opportunità Elena Bonetti che ha sottolineato l’importanza della morale comune che fonda la comunità europea e quanto sia indispensabile che venga dichiarato l’arrivo di tutte le famiglie ucraine sul territorio per poter fornire tutti i servizi necessari, che vanno oltre al vitto e l’alloggio. Ci è sembrato anche fondamentale portare delle testimonianze di persone che hanno vissuto e vivono tuttora sulla propria pelle l’orrore di avere la guerra in casa propria, per cercare di comprendere almeno un po’ il dolore e la paura che questa si lascia alle spalle. Ad accompagnare questi interventi hanno partecipato anche gli attori dell'Accademia teatrale Francesco Campogalliani e i ragazzi del Liceo musicale di Mantova che hanno messo insieme una raccolta di poesie e canzoni per l’occasione.

L’obiettivo primo che ci eravamo posti era quindi quello di creare un evento informativo e di sensibilizzazione, abbiamo comunque voluto affiancare la raccolta fondi della Caritas di Mantova dedicata all’accoglienza delle famiglie sul territorio provinciale, invitando Matteo Amati, il direttore, a parlare delle dinamiche e del futuro di accoglienza e solidarietà che ci aspetta come comunità e come cittadini del mondo.

In quanto Scout e parte del Clan è nostro dovere occuparci, preoccuparci e soprattutto renderci utili in una dimensione di servizio che va al di fuori delle mura della nostra parrocchia e dai confini del nostro Paese e che vede tutto il mondo e tutta l’umanità come una cosa sola.

Clan Fuoco Mantova 7

Scritto da: Caterina Nicolini, Marta Ferrarini (e Ciccio)