interno di Ognissanti-chiostro di San Barnaba
Il Consiglio Pastorale di Ognissanti e San Barnaba si riunisce a San Barnaba alle ore 20.45 di lunedì 16 settembre 2024 per uno scambio di idee sulla nuova impostazione pastorale voluta dal Vescovo a seguito della visita pastorale cittadina.
Sono presenti: don Riccardo, don Massimiliano, don Gianluca, Cesare, Luigi, Laura, Alfredo, Roberta, Federica, Elena.
All’ordine del giorno i seguenti punti:
1- atteggiamento con cui accogliere e condividere il nuovo percorso pastorale
2- celebrazione dell’ingresso dei nuovi co-parroci (22 settembre ore 10 in Duomo)
3- ruolo dei Poli
4- rapporto con i Team (riferimenti pastorali)
5- celebrazione delle Messe 6- varie ed eventuali.
Apre l’incontro don Riccardo proponendo una preghiera comunitaria e la lettura di 1 Cor 11, 17-34:
17Mentre vi do queste istruzioni, non posso lodarvi, perché vi riunite insieme non per il meglio, ma per il peggio. 18Innanzi tutto sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi, e in parte lo credo.
19È necessario infatti che sorgano fazioni tra voi, perché in mezzo a voi si manifestino quelli che hanno superato la prova. Quando dunque vi radunate insieme, il vostro non è più un mangiare la cena del Signore.
21Ciascuno infatti, quando siete a tavola, comincia a prendere il proprio pasto e così uno ha fame, l'altro è ubriaco.
22Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere? O volete gettare il disprezzo sulla Chiesa di Dio e umiliare chi non ha niente? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo! Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane
24e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me".
25Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me".
26Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
27Perciò chiunque mangia il pane o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28Ciascuno, dunque, esamini se stesso e poi mangi del pane e beva dal calice;
29perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna.
30È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti.
31Se però ci esaminassimo attentamente da noi stessi, non saremmo giudicati;
32quando poi siamo giudicati dal Signore, siamo da lui ammoniti per non essere condannati insieme con il mondo.
33Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri.
34E se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi raduniate a vostra condanna. Quanto alle altre cose, le sistemerò alla mia venuta.
L’accento è posto sul ritrovarsi della comunità; prima di vivere l’eucarestia, è necessario che la comunità viva la sua comunione, superando anche le divisioni e le fazioni.
1- Il primo atteggiamento con cui accogliere il nuovo percorso pastorale è quindi lo spirito di comunione, partendo dalla tradizione, ma senza partire dal presupposto che “si è sempre fatto così”; la tradizione della fede è diversa dalla tradizione degli uomini. Il nostro lavoro consiste nel cercare modalità consone con la situazione attuale, facendo un passo avanti. Un secondo atteggiamento è dato dalla gradualità, senza fretta, cercando di capire quello che si può fare oggi, nel rispetto delle persone, affinché le indicazioni pastorali possano essere accolte da tutti. Infine dobbiamo fidarci dello Spirito Santo, non solo delle nostre capacità e della nostra esperienza. Abbiamo bisogno di essere illuminati.
2- Entrando nel particolare, il nuovo percorso pastorale inizierà domenica 22 settembre alle ore 10 con la celebrazione eucaristica in Duomo, che rappresenta un unicum. Presiederà il Vescovo.
3- Come chiarito da don Massimiliano, i Poli pastorali sono insiemi di più parrocchie.
Attualmente Ognissanti e S. Barnaba rappresentano già un polo; anche le parrocchie di S. Pietro (Duomo), S. Andrea, Ss. Gervasio e Protasio, S. Leonardo, S. Maria della Carità formano un polo. Questi due poli vengono ora uniti a formare il
Polo pastorale 1 della città, che comprende quindi le stesse sette parrocchie, con S. Leonardo che ha un ruolo particolare con azione diocesana. Co-parroci del Polo 1 sono don Riccardo, don Massimiliano e don Gianluca. Nei propositi del vescovo, il Polo 1 avrà un unico Consiglio Pastorale. Parte della formazione sarà svolta a livello di polo. Il Polo 1 fa parte dell’Unità Pastorale “Vicariato di città”, che comprende le 15 parrocchie dei 4 poli che la costituiscono
il Polo 2: S. Egidio, S. Apollonia, S. Luigi, S. Maria del Gradaro;
Polo 3: S. Pio X e S. Giuseppe; Polo4: S. Filippo Neri e S. Maria degli Angeli).
Ogni Unità Pastorale (UP) ha una Equipe di Comunione per coordinare tutta l’azione pastorale della UP nei singoli poli.
4- Da marzo nella nostra UP si sono costituiti i Team, che sono commissioni di azione pastorale, rivolte alle singole parrocchie della UP per stimolare la formazione di tutti.
I team riguardano questi ambiti:
pastorale battesimale e catechesi;
pastorale giovanile; famiglia;
liturgia;
parola di Dio e lettori;
bene comune (carità, cultura, ecologia);
lavoro e salute.
Il team della pastorale giovanile ha stabilito che la Cresima venga proposta ai ragazzi in II media. Essa ha fissato in San Barnaba i gruppi parrocchiali dei ragazzi di III, IV, V superiore, in San Pio X quelli di I e II superiore e in Gradaro quelli di III media. 5-
Per le nostre parrocchie il numero di messe resterà presumibilmente inalterato per quest’anno pastorale. In futuro potranno essere tolte le messe in parrocchie dove la partecipazione alle stesse è molto scarsa. Alcune parrocchie, dove non si rilevasse un’effettiva comunità, potrebbero forse essere soppresse.
La presidenza delle messe nel Polo 1 vedrà l’avvicendarsi i vari presbiteri, per consentire ai tre co-parroci di essere presenti nelle varie parrocchie del polo.
In questo cammino di cambiamenti nelle parrocchie [che sembra un po’ calato dall’alto] è importante che non si spengano le parrocchie, le piccole comunità, i piccoli gruppi già presenti e attivi da anni. L’idea di centralizzare alcune attività formative non deve comportare l’indebolimento delle relazioni tra le persone che già si ritrovano nelle parrocchie.
Don Massimiliano fa presente che è in atto il processo di istituzione ministeriale di lettori, accoliti e catechisti, indirizzato a formare laici corresponsabili anche alla guida delle parrocchie, per continuare la trasmissione della fede anche in presenza di una forte riduzione del numero dei presbiteri.
A livello diocesano gli uffici pastorali sono stati riorganizzati su 4 tavoli pastorali di lavoro comune, ciascuno articolato in equipe, e così denominati:
a- Tavolo per il bene comune;
b- Tavolo per l’età evolutiva;
c- Tavolo per gli adulti in cammino;
d- Tavolo per la famiglia e le fasi della vita.
Le comunicazioni sociali e la liturgia sono trasversali ai tavoli e perciò ne rimangono indipendenti. I tavoli pastorali lavorano sui territori, invitati dalle singole UP: ascoltano i bisogni delle comunità e propongono cammini insieme ritagliati su quella singola realtà comunitaria e territoriale.
I tavoli con le loro equipe coinvolgono circa 200 persone, che sono laici per oltre l’80% (tra questi almeno una ventina sono provenienti dalle nostre 2 parrocchie). I tavoli pastorali contribuiscono a formare lo Sviluppo di comunità, un coordinamento pastorale diocesano che si confronta e condivide le esperienze e i vissuti di ogni tavolo e discerne su come operare al meglio l’accompagnamento delle UP.
Non essendovi altri punti da trattare, l’ultimo Consiglio Pastorale di Ognissanti-S. Barnaba è sciolto alle ore 22.45.