“ Nella foto un gruppo di ragazzi che quest'anno -2022- hanno fatto la 1° Comunione" (foto di Sabrina)

      carlo ajpggruppo comunione 22 15

" Il rapporto personale di Carlo Acutis con l’Eucaristia dice la profonda amicizia che lo legava a Gesù, un’esperienza che non ha nulla di eccezionale, perchè questo legame dovrebbe essere di ognuno di noi: piccoli e grandi.

Perchè non essere amici di Gesù?

Quali convinzioni ci impediscono di costruire un legame vitale con lui?

Perchè non dovremmo coltivare un’amicizia concreta (gesti, parole, momenti, esperienze) con colui che “riempie” la nostra vita? I

Il fulcro della spiritualità di Carlo era l’incontro quotidiano con il Signore nell’Eucaristia, che per lui «era Gesù realmente presente nel mondo, come quando al tempo degli Apostoli i discepoli potevano vederlo in carne ed ossa camminare per le strade di Gerusalemme». Egli diceva spesso: «L’Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo!». È questa la sintesi della sua spiritualità e il centro di tutta la sua esistenza tracorsa nell’amicizia con Dio. Inoltre la sua vita è stata un pochino come un’Eucaristia.

Infatti Carlo, morendo, nonostante la sua giovane età, ha voluto offrire le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa in unione a Cristo. Carlo si fermava spesso in chiesa per fare l’adorazione eucaristica. Diceva: «Molta gente secondo me non comprende veramente fino in fondo il valore della Santa Messa perché se si rendesse conto della grande fortuna che il Signore ci ha dato donandosi come nostro cibo e bevanda nell’Ostia Santa, andrebbe tutti i giorni in chiesa per partecipare ai frutti del Sacrificio celebrato, e rinuncerebbe a tante cose super- flue!».

Carlo affermava che il momento decisivo per chiedere al Signore delle grazie è quello della Consacrazione, durante la Celebrazione Eucaristica, quando il Signore Gesù Cristo si offre al Padre. Egli spiegava: «Chi più di un Dio, che si offre a Dio, può intercedere per noi? Durante la Consacrazione bisogna chiedere le grazie a Dio Padre per i meriti del suo Figlio Unigenito Gesù Cristo, per le sue Sante Piaghe, il suo Preziosissimo Sangue e le lacrime e i dolori di Maria Vergine che, essendo sua madre, più di tutti può intercedere per noi». Alla fine della Consacrazione diceva: «Per il Sacro Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria vi offro tutte le mie richieste e vi chiedo di esaudirmi».

Le giornate di Carlo erano sempre incentrate intorno alla Santa Messa e, spesso, lui si recava a fare l’adorazione eucaristica fermandosi davanti al tabernacolo in chiesa.

……

La grande devozione che Carlo nutriva per l’Eucaristia e per il Santo Rosario non gli impediva di essere un ragazzo vivace e pieno di amici e di interessi, suscitando grande stima da parte di moltissimi suoi compagni. Era capace di vivere e trasmettere la sua amicizia con Gesù (la sua fede) senza che per questo i suoi compagni lo prendessero in giro, ma anzi loro ne avevano grande stima percependo in lui qualcosa di meraviglioso.

… “ (( parrocchia di Bollate 2020)

 "Diventare amici di Gesù " Questo è l'augurio profondo che la nostra comunità porge a tutti i bambini che quest'anno ricevono Gesù nel loro cuore per la prima volta "