di don Riccardo

discepoli delusi

Capita a tutti di deludere o di essere delusi. La delusione è un sentimento che quando coinvolge può mettere ansia e apprensione, ma può diventare anche occasione di risurrezione. Nel vangelo non mancano esperienze di delusione, come ad esempio quella dei discepoli di Emmaus, i due uomini che ritornano delusi al loro villaggio, lasciando alle spalle l’amarezza di una vicenda, quella di Gesù, finita male. Prima di quella Pasqua erano pieni di entusiasmo, convinti che quei giorni sarebbero stati decisivi per le loro attese e per la speranza di tutto il popolo. Gesù, al quale avevano legato la loro vita, sembrava finalmente arrivato alla battaglia decisiva: ora avrebbe manifestato la sua potenza, dopo un lungo periodo di preparazione e di nascondimento.

Non fu così: la crocifissione di Gesù aveva mandato in frantumi la loro speranza; da quel deludente giorno della loro vita, esce una confessione che, purtroppo, è un ritornello dell’esistenza umana: ‘noi speravamo…’. Quante tristezze, quante sconfitte, quanti fallimenti ci sono nella vita di ogni persona! Quante volte nella vita abbiamo sperato, ci siamo sentiti a un passo dalla felicità, e poi ci siamo ritrovati a terra delusi… Ma in realtà non è la fine, o lo è semplicemente quando le attese sono soltanto umane.

Gesù, infatti si fa compagno e vicino delle persone sfiduciate. Camminando con loro, in maniera discreta, riesce a trasformare la loro delusione in speranza. Potremmo affermare che la delusione potrebbe diventare un’esperienza necessaria per incontrare Dio, perché, senza delusione, continueremmo a pensare che la gioia e la riuscita secondo i nostri criteri di misura. Quando invece, ci accorgiamo che Dio è molto più grande e più provvidente delle nostre aspettative e che questa grandezza e bontà ci superano, solo allora potremo gioire delle promesse realizzate. Quando giriamo le spalle alla capacità di sperare e talvolta perfino alla capacità di sognare e di credere, per essere caduti nella tentazione della delusione, allora sarà il Signore, con grande pazienza, a venire al nostro fianco per rimotivarci nella bontà del nostro cammino.

Davvero, quando la delusione offusca la vita, Lui c’è per far tornare luce ed entusiasmo.  Di solito la delusione nasce da qualcosa di positivo che c’è in noi, dall’esigenza di essere guardati, stimati, capiti, sostenuti. Solo che a volte quest’esigenza può trasformarsi nel bisogno di conferme quasi obbligate. Ciò accade quando non abbiamo chiaro chi deve soddisfare quest’esigenza, forse qualcuno in cui avevamo posto fiducia e non ha ricambiato. Spesso le persone ci deludono perché riponiamo in loro delle aspettative troppo alte: chiediamo qualcosa di cui non sono capaci e che, forse, soltanto Dio potrebbe assicurare. Ma non è detto, perchè a volte la delusione è anche nei confronti di Dio. Per vincere la delusione e risorgere dovremmo cercare da una parte di non accampare pretese inutili e dall’altra di non chiuderci nelle nostre false certezze. La delusione viene sciolta con la capacità di aprirci all’altro, con la forza di portare rispetto, di guardare alle vere esigenze delle persone e infine di guardare dentro di noi e capire i suoi veri motivi.                           

Come vivo i momenti di delusione?

Don Riccardo