DI DAVIDE MARIA TUROLDO
MADRE
Madre, vogliamo che sia tu a pregare,
noi canteremo il tuo stesso canto:
si faccia di noi secondo il suo verbo.
Sia la Chiesa come te il segno certo,
egli faccia di noi il suo corpo:
anche noi faremo quanto egli dirà.
Così attendiamo ancora il prodigio:
le nostre lacrime si mutino in vino,
il vino, nell’atto d’amore, si muti in sangue.
Ma torni la gioia nei nostri conviti
e lui viva in ognuno di noi,
principio e fine dell’armonia del mondo!
Tu sei la nostra possibilità divina:
tu la terra sacra che lo genera ancora,
tu la custodia vivente della Parola.
DI TRILUSSA
N'AVE MARIA
Quand’ero ragazzino, mamma mia
me diceva: “Ricordati fijolo,
quando te senti veramente solo
quando te senti veramente solo
tu prova a recità ‘n’ Ave Maria
l’anima tua da sola spicca er volo
e se solleva, come pe’ maggia”.
Ormai so’ vecchio, er tempo m’è volato;
da un pezzo s’è addormita la vecchietta,
ma quer consijo nun l’ho mai scordato.
Come me sento veramente solo
io prego la Madonna benedetta
e l’anima da sola pija er volo!
DI SUOR M. GRAZIA DEL CARMELO DI ROVIGO
IL TUO NOME
l tuo nome, palma flessuosa
agli occhi della carovana
nell'afa del deserto,
tranquillo andare del fiume
nel verde della pianura.
Il tuo nome, terso smeraldo
nei paesi delle nebbie,
placida corsa di pioppi
ai margini dei canali
nell'ombra della sera.
Il tuo nome, dita di madre
sulla fronte accesa, dolce cantilena
tra le macerie dell'insonnia.
Il tuo nome iridescente abbraccio
di pace, melodia di colori
nel grigio cielo piovoso.
Il tuo nome, eco lontana
di memorie fuggitive, fermo
lume, cava di diamanti
nel buio cuore della terra.
Il tuo nome onda di benessere
RIPETO PIANO IL TUO NOME
Questa tua festa odora di neve
o altare del Verbo, cuore immacolato
bianca e splendente come la nube della promessa
che il profeta vide levarsi piena di gloria
sul mare del tempo.
Da te dilagano senza fine
verso le nostre inquiete miserie
i rivoli della speranza eterna.
perché ci ottieni il perdono senza che ne siamo degni
amiamo ricercare le tue orme senza peccato.
Tutta raccolta Ti vedo nella grazia
che dall'ora del concepimento
Ti avviluppò di luce
eppure
ovunque guardi è sole.
Il Tuo sorriso annulla tutte le tenebre
dispensi a tutti voce
perché chiunque lo voglia possa invocare pietà.
Nel Tuo cuore mi annido come un uccello sgomento,
ripeto piano il Tuo nome
e penso che se già Tu non fossi mia madre
ti chiederei di essere la madre che vorrei avere.
Per il Tuo intatto candore, o fiore irreprensibile,
purezza della Tua anima che splende