Alcuni giorni fa, a 81 anni, è tornata alla casa del Padre Luigina Rosa Bignotti, nipote di Mons. Rosa, che abitò con la sua famiglia per moltissimi anni in Ognissanti insieme allo zio. I meno giovani la ricordano senz'altro. Era una delle sette figlie del fratello di Don Rosa.
Ho avuto la fortuna di frequentarla quotidianamente per qualche anno (troppi anni fa!) e penso anzitutto che la nostra comunità debba esserle grata per come ha accudito Monsignore nei lunghi anni della loro presenza in Ognissanti. Monsignor Rosa si è potuto donare a noi anche grazie a Luigina.
Ma al di là di questo ho conosciuto una donna profondamente buona e gentile, sempre disposta ad aiutare chiunque in silenzio, con una fede forte, ben radicata e seria.
In Ognissanti ha allevato tre figli (Gabriella, Giovanna e Giosuè) con immenso amore, sempre gioiosa e fiduciosa nel Signore, anche nei momenti difficili. Un vero faro di luce, discreta, ma presente.
Purtroppo gli ultimi anni della sua vita sono stati tormentati a causa di gravi problemi di salute. In questo periodo i suoi familiari le hanno per così dire "restituito" l'amore che hanno ricevuto da lei. I figli e il marito che amorevolmente l'hanno accompagnata mi hanno riferito come non avesse perso la sua serenità durante la malattia. Giovanna mi ha raccontato che talvolta, quando usciva di casa, Luigina le diceva: "Non pensare troppo a me": una piccola frase che esprime bene la sua nobiltà d'animo.
Prego per lei e per i suoi familiari e ringrazio Dio per l'amore che Luigina ha dato anche a me.
Nello
Mons. Rosa, storico parroco di Ognissanti