Folla in San Barnaba, seconda chiesa della città per dimensioni, dopo la Basilica di Sant’Andrea, in occasione della riapertura dopo il restauro. Come ha spiegato l’architetto Adolfo Poltronieri, direttore dei lavori, ci sono ancora in programma interventi di ripulitura da effettuare su alcune opere pittoriche, e ci sarà anche da stabilire dove collocare il grande dipinto che s’affaccia sulla cantoria che domina l’ingresso; al di sotto di quello visibile, a tutta larghezza, ce n’è un secondo di notevole pregio, da valorizzare, fortunatamente in ottime condizioni. Cinquecentomila euro sembrano necessari per giungere ad una conclusione perfezionata in tutti i dettagli. Ora la chiesa risplende, si presenta totalmente rinnovata.
Il colore chiaro è prevalente e incornicia gli altari laterali; ed il disegno architettonico trova tutta la sua armonia luminosa. A pronunciare parole ufficiali per questa occasione solenne c’erano anche Francesco Rossi, presidente del comitato pro-restauro, lo studioso Rodolfo Signorini, che ha richiamato l’attenzione anche sul chiostro dimezzato, il vescovo monsignor Roberto Busti '...il tempio dà vita alla comunità, la sorregge nel buon vivere quotidiano...', ha detto in sintesi) ed infine l’assessore alla cultura del Comune di Mantova Paolo Gianolio, felice di ritrovare il fascino di una bellezza storica '...lo sviluppo della città deve essere compatibile con gli antichi tesori di cui dispone...' .